Igiene orale per il bambino con denti da latte
La perdita di un dentino da latte, in conseguenza di una carie particolarmente grave, può provocare l’avvicinamento di quelli vicini, favorendo la crescita di denti permanenti storti o provocando chiusure non corrette tra l’arcata superiore e quella inferiore. Dunque, bisogna insegnare ai propri figli a lavarsi i denti con cura e pazienza fin da piccoli per prevenire la carie.
Per trasformare quello che per i bambini è, comprensibilmente, un appuntamento noioso, è consigliabile puntare sul loro desiderio di sentirsi grandi
- “Ecco, ora anche tu hai il tuo spazzolino”
- “Bravo, ti lavi i denti proprio come mamma e papà”
e sulla loro predisposizione ad imparare attraverso il gioco.
Può essere utile acquistare spazzolini colorati che attirino la loro attenzione, ma con impugnature ergonomiche in materiale antiscivolo per facilitare l’apprendimento dei corretti movimenti base dell’igiene orale, in considerazione della minore capacità manuale dei bambini.
Lo spazzolino deve avere una testina ellittica e piccola, angoli smussati per non irritare le gengive e setole morbide e arrotondate per non graffiare lo strato sottile di smalto.
Via i dentifrici che pizzicano, meglio quelli studiati appositamente per loro, con sapori gradevoli e nessun rischio nel caso ne venga ingerito un po’.
Bisogna insegnare, come insegniamo in Clinica del Sorriso, il tuo dentista a Padova, ai bambini a spazzolare i denti almeno due volte al giorno (anche se sarebbe corretto farlo ogni volta che si mangia): i momenti migliori sono al mattino, dopo la colazione, e prima di andare a letto.
Basta pochissimo dentifricio perché la pulizia è data dall’azione meccanica dello spazzolino che deve essere usato con un movimento verticale dalla gengiva ai denti.
È importante non far mai mancare l’esempio: lavatevi i denti insieme ai vostri bambini, impegnateli ad imitare i vostri movimenti, sfidateli in piccole gare di resistenza. Perde chi spazzola i denti meno di due minuti!
Igiene orale nelle varie fasi della crescita del bambino
Ovviamente età diverse richiedono regole di igiene orale differenti:
- Fino a un anno basta detergere delicatamente, con una garza umida, le gengive e i dentini del piccolo. Al posto della garza si possono usare anche appositi strumenti di gomma da applicare sulle dita, reperibili in farmacia.
- Da uno a tre anni sì allo spazzolino e no al dentifricio. Il bambino deve iniziare a prendere confidenza con lo strumento per la pulizia orale, ma saranno ancora i genitori a detergere i dentini.
- Fino ai tre anni è preferibile evitare il dentifricio perché il bimbo non è ancora in grado di controllare la deglutizione e ne può ingerire una quantità troppo alta.
- Dai tre ai sei anni, sotto l’occhio vigile dei genitori, il bambino può iniziare a lavarsi i denti da solo con lo spazzolino e il dentifricio.
Quest’ultimo deve avere un contenuto di fluoro non superiore a 500 ppm, questo garantisce il giusto apporto di fluoro necessario per la prevenzione di placca, tartaro e carie, sufficientemente bassa per evitare un sovradosaggio in caso di ingestione del dentifricio.
Dai sei anni in poi il bambino è in grado di lavarsi i denti da solo e può usare dentifrici senza limiti nel contenuto di fluoro.
Può usare perciò un dentifricio per adulti perché la quantità ingerita involontariamente diventa minima, grazie ai riflessi di deglutizione che sono ormai sviluppati.
È preferibile non dare ai bambini il biberon con camomilla o tisane zuccherate prima di andare a letto: durante il sonno la salivazione è ridotta e gli zuccheri si depositano sui denti a tutto vantaggio dei batteri. Nei bimbi più grandi caramelle, merendine, bibite gassate, vanno evitate il più possibile, soprattutto tra un pasto e l’altro. Non è la quantità di queste sostanze ma la frequenza della loro assunzione a fare il danno peggiore. Se si bevono spesso bibite dolci, lavarsi bene i denti non basta. Meglio non spazzolarli dopo aver bevuto bevande zuccherate che sono acide, perché potrebbe peggiorare la situazione: lo smalto è più fragile dopo l’assunzione di tali sostanze e potrebbe essere danneggiato dallo spazzolamento. Meglio sciacquare con acqua per aiutare l’effetto detergente della saliva e diluire i residui.
Quando iniziare le sedute di mantenimento igienico?
Sarà il pedodonzista a decidere quando un bambino può iniziare le sedute di igiene a seconda delle necessità e dell’età del bambino
Come si svolge una seduta di igiene del bambino?
La seduta di igiene è diversa rispetto a quella di un adulto. Per prima cosa l’igienista farà lavare i denti al bambino davanti ad uno specchio e spiegherà la tecnica di spazzolamento corretta, sia con lo spazzolino elettrico e sia con lo spazzolino manuale (consigliamo ai genitori di portare lo spazzolino elettrico in modo da poter fare la prova pratica).
Successivamente verrà utilizzato un colorante rilevatore di placca che colorerà i denti dove è rimasta della placca o eventuale tartaro, in modo tale che il bambino possa avere un riscontro visuale dell’efficacia della sua tecnica di spazzolamento.
Inizierà poi la seduta di igiene vera e propria, in cui l’igienista andrà a rimuovere tutta la placca e il tartaro e insegnerà anche come passare correttamente il filo interdentale.
L’igienista, infine, consegnerà uno spazzolino manuale con setole morbide e delle pastiglie rilevatrici di placca.
Ogni quanto effettuare le sedute di igiene?
Consigliamo, anche per i bambini, una seduta di igiene ogni 6 mesi, in modo tale da controllare l’effettivo miglioramento nell’igiene, ma soprattutto per intercettare precocemente un eventuale patologia cariosa.