Protesi mobile nuova e la sua manutenzione
Hai una nuova dentiera ma non sai come pulirla, come mantenerla nelle condizioni ottimali? Circa sette milioni di italiani utilizzano una protesi mobile. Alcuni portano la classica “dentiera“, altri le più confortevoli protesi mobili su impianto. In ogni caso, un controllo odontoiatrico periodico è una necessità imprescindibile.
L’adattamento della protesi
La fase di adattamento di una protesi può richiedere alcuni giorni o varie settimane. In questo periodo la percezione sensoriale orale si altera completamente. È necessario un po’ di tempo per abituarsi, ma dopo qualche settimana la dentiera, ormai assestata nella bocca, non darà più alcun tipo di problema.
La masticazione
I primi pasti consumati dopo l’applicazione della prima protesi dentaria saranno con ogni probabilità abbastanza critici. Non abbiate timore, gradualmente vi abituerete alla nuova protesi. Masticate lentamente e a lungo, di tanto in tanto masticate una gomma senza zucchero che non si attacca ai denti, vi procurerà una gradevole sensazione di freschezza e favorirà una migliore masticazione accelerando il processo di adattamento.
Gli alti e bassi della protesi inferiore
Vi renderete conto abbastanza in fretta che la protesi inferiore è meno confortevole di quella superiore, ma ancora una volta, è un fenomeno normale. Il fastidio è dovuto soprattutto a due inconvenienti, la mancanza di stabilità dovuta allo stato della vostra gengiva inferiore, e il movimento costante della lingua, particolarmente sensibile a tutte le variazioni che avvengono nella bocca. L’adattamento, come sempre, è solo una questione di tempo.
La nausea
In alcuni casi l’inserimento di una protesi mobile può provocare una sensazione di nausea. Questa sensazione dovrebbe scomparire entro qualche ora dall’inserimento della dentiera o al più tardi entro qualche giorno. Se le nausee persistono, tornate dal dentista e segnalate il problema.
In generale, di notte la protesi viene tolta per consentire alle gengive di distendersi e di ossigenarsi, ma se fate parte di quelle persone che non vogliono togliere la dentiera prima di andare a dormire, inserite nella vostra giornata qualche momento in cui togliere la protesi, è molto importante!
La locuzione
All’inizio, è indubbio che la protesi dentaria procuri un certo fastidio, e perfino parlare può diventare un po’ complicato. In particolare, le “s” hanno talvolta un suono diverso. Non preoccupatevi, ancora una volta tutto tornerà a posto entro qualche giorno, giusto il tempo di permettere ai muscoli di adattarsi al cambiamento.
Consigli igienici
La placca è una pellicola batterica invisibile che si forma gradualmente non solo sui denti naturali, ma anche sulle protesi dentali. Una volta indurita, la placca si trasforma in deposito calcareo, porta d’ingresso ideale per i batteri. Irritazioni, malattie delle gengive e problemi digestivi sono solo alcune delle conseguenze negative possibili quando le condizioni igieniche della protesi sono carenti. Per conservare la bocca in buona salute, ottimizzare il comfort e rispondere adeguatamente alle esigenze estetiche, ecco qualche utile consiglio per la manutenzione regolare della protesi parziale, completa, o su impianti.
Manutenzione
La manutenzione ottimale delle protesi dentarie prevede una scrupolosa cura igienica. La spazzolatura quotidiana, con apposito spazzolino in acqua fredda (le resine acriliche possono alterarsi a contatto con il calore), dovrebbe essere ripetuta dopo ogni pasto. Ricordatevi di spazzolare i denti dall’alto al basso, con particolare attenzione agli spazi interdentali e alle parti che vengono a contatto con le gengive, con un dentifricio speciale o, comunque, non troppo abrasivo. Le protesi, dopo essere state spazzolate, vanno mantenute in un ambiente umido (è sufficiente una salvietta inumidita oppure un contenitore con acqua) per prevenire la disidratazione della resina. La disinfezione con pastiglie o soluzione a base di ossigeno nascente, usato periodicamente, inibisce la crescita di batteri. Associare la spazzolatura della dentiera e l’uso di soluzioni pulenti comporta notevoli vantaggi ed assicura un’igiene ottimale. Le soluzioni pulenti consentono infatti di lottare più efficacemente contro il tartaro, pulendo la dentiera anche nei punti difficilmente accessibili allo spazzolino. Dopo averla immersa nella soluzione pulente, prima di rimetterla in bocca, sciacquate sempre la protesi a fondo sotto un getto di acqua tiepida. Questa buona abitudine vi impedirà tra l’altro di “mangiare” le soluzioni detergenti.
Per assicurare una buona irrigazione sanguigna della mucosa orale, parzialmente coperta dalla dentiera nel corso della giornata, può essere utile massaggiare quotidianamente le gengive, il palato, la lingua e le guance con uno spazzolino da denti morbido. Questo massaggio consente anche di eliminare la placca batterica e il tartaro che si accumulano su queste zone e che possono provocare irritazioni, infezioni o alitosi. L’impiego di colluttori, abbinato a strumenti meccanici risulta un ottimo complemento all’igiene orale.
Se questi metodi di pulizia non danno i risultati attesi, per esempio in caso di concrezioni tenaci, è assolutamente sconsigliato l’uso di coltelli o attrezzi taglienti, perché danneggerebbero la superficie lucida dei denti, accelerando l’accumulo di tartaro. In questi casi, è invece necessaria una pulizia professionale da parte del dentista, che utilizza apparecchiature ad ultrasuoni o a vibrazioni, abbinate a soluzioni pulenti di tipo speciale.
La Ribasatura
L’osso mascellare e mandibolare tende a riassorbirsi e, in questa situazione, una protesi totale mobile può cadere o muoversi troppo, mentre nel caso di una protesi parziale o combinata, lo sforzo di masticazione si scarica in modo eccessivo sui pilastri dentari danneggiandoli. Le protesi esercitano sui mascellari una pressione completamente diversa da quella dei denti naturali. Con la normale dentatura la pressione masticatoria si trasmette direttamente alle ossa mascellari, mentre con la dentiera ricade innanzitutto sulla gengiva. È dunque fondamentale che la dentiera sia perfettamente adattata perché i mascellari siano sollecitati in modo omogeneo. In caso contrario hanno tendenza a rimodellarsi in modo non uniforme. Il rimodellamento dei mascellari, molto intenso subito dopo l’estrazione dei denti, continua anche nei mesi e negli anni successivi. Per questo motivo, è necessario che il dentista riesamini regolarmente la dentiera, in modo da riadattarla in funzione dei cambiamenti della cavità orale. La protesi mobile necessita, dunque, della cosiddetta ribasatura, operazione che il dentista effettua per ridare stabilità all’apparecchio. La protesi deve essere ribasata in caso di instabilità ovvero, quando parlando o mangiando questa non sta ferma, quando tra gengive e protesi si infiltrano residui alimentari. La ribasatura infatti, serve a ridare alla protesi l’aderenza alle gengive che aveva da nuova, ma che con il tempo è venuta a mancare a causa del naturale riassorbimento dell’osso e della gengiva.
Dopo una ribasatura è possibile che la protesi dia fastidio, faccia male in alcuni punti, infiammi le gengive ove essa appoggia. In questo caso bisogna informare il dentista che effettuerà i ritocchi necessari.