Implantologia e parodontite quando è possibile salvare i denti?
A volte giungono alla nostra attenzione denti molto compromessi, la cui riabilitazione spesso comprende un iter clinico composto da più appuntamenti (cura canalare, ricostruzione con intarsio o corona, ecc.). Una volta spiegato al paziente che il recupero dell’elemento dentale, se possibile, richiede un certo dispendio di tempo, impegno e risorse economiche ci sentiamo spesso rivolgere questa domanda.
“Ma ne vale la pena? Non faccio prima a toglierlo e fare un impianto?”
La risposta è… NI.
Non esiste una risposta assoluta, ma la valutazione deve essere pesata in base a diversi fattori. Vediamo di fare chiarezza.
DIFFERENZA TRA DENTE E IMPIANTO
Il dente naturale è una struttura creata da madre natura, evolutasi nel corso di migliaia di anni per creare un organo altamente specifico e creato appositamente per svolgere la funzione masticatoria.
L’impianto dentale è invece un sofisticato prodotto realizzato dall’uomo: è una vite in titanio, materiale inerte e biocompatibile, che viene inserita dal chirurgo nell’osso per imitare una struttura che inevitabilmente viene persa con l’estrazione del dente, ovvero la radice. La “parte bianca” del dente, la corona, viene realizzata in ceramica o metallo-ceramica ed avvitata o cementata all’impianto. Con la perdita dell’elemento dentale viene inoltre perso anche il legamento parodontale, una struttura che ammortizza lo stress masticatorio in maniera simile a quanto fanno le sospensioni quando passiamo su un dosso con l’auto.
L’impianto dentale è una soluzione riabilitativa estremamente efficace e molto simile al dente naturale; ma… non è come l’originale!
In linea di massima:
SE IL DENTE E’ SALVABILE, E’ CONSIGLIABILE CERCARE DI RECUPERARLO.
Questa valutazione fa fatta dal dentista in collaborazione col paziente, al quale vengono spiegati pro e contro di ogni soluzione clinica.
SALVARE IL DENTE
Vantaggi
- Mantenimento del dente naturale;
- Masticazione inalterata;
- Soluzione meno invasiva (no chirurgia/entità minore);
- Possibilità di mantenere il dente in bocca più a lungo, eventualmente sostituendolo più tardi con un impianto.
Svantaggi
- Non si può fare in alcuni casi (dente seriamente compromesso).
- A volte richiede procedimenti troppo lunghi e dispendiosi.
- ESTRAZIONE DEL DENTE E IMPIANTO
- Vantaggi
- Soluzione performante e vicina come performance al dente naturale;
- Soluzione fissa, senza bisogno di adesivi/paste/ganci di ritenzione della protesi;
- In alcuni casi l’impianto può essere inserito nell’osso contestualmente all’estrazione del dente;
- Estetica integrata col resto del sorriso mediante realizzazione di una corona in ceramica;
- Successo della procedura nel 95% dei casi.
Svantaggi
- Invasività maggiore (chirurgia certa);
- Discomfort postoperatorio maggiore;
- Non è possibile inserire direttamente impianti in casi di marcate atrofie ossee o mancanza d’osso, bisogna prima passare per un’altra chirurgia di rigenerazione ossea;
- Estetica nei settori frontali richiede uno studio del caso complesso;
- Costo maggiore;
- Possibilità di rigetto dell’impianto (seppur molto bassa);
- Non possibile in pazienti con patologie di base/farmaci controindicanti la chirurgia.
CONCLUSIONI
Il da farsi va valutato caso per caso con rapporto costo/beneficio in termini di fattibilità, prognosi, di tempo necessario per la realizzazione e di costo economico.
Come prima accennato, salvare il dente è preferibile. Se farlo non fosse possibile, o comportasse procedimenti troppo lunghi e costosi (sproporzionati rispetto al beneficio di mantenere il dente naturale), riabilitare il dente tramite impianto è un’ottima soluzione.