Anatomia della bocca: cosa sapere per proteggere il sorriso

La bocca è un organo speciale e complesso del nostro corpo. È una cavità condivisa dall’apparato digerente, dall’apparato respiratorio e dall’apparato fonatorio ed è fondamentale che sia in salute, poiché media il nostro rapporto con il mondo esterno. Attraverso la bocca introduciamo il cibo per nutrirci e passa l’aria che ci permette di respirare, parlare e cantare. Da piccoli le prime esperienze con il mondo vengono fatte portando tutto alla bocca, crescendo ci relazioniamo con gli altri attraverso la parola, il sorriso e i baci; per assolvere a queste funzioni, l’evoluzione ha fornito questa cavità di alcuni elementi.

Le labbra rappresentano il confine esterno della bocca e sono costituite da uno strato interno muscolare, che permette loro di muoversi e di poter chiudere la bocca.

Le labbra hanno all’interno delle piccole ghiandole salivari, che si percepiscono come delle piccole protuberanze nello spessore muscolare. Sono ricoperte da una mucosa cheratinizzata, un rivestimento delicato che protegge le labbra dai traumi, ma di cui è necessario prendersi cura. Per esempio, nel periodo estivo è bene applicare creme in caso di esposizioni solari forti e prolungate, mentre nel periodo freddo è fondamentale bere molto e utilizzare creme idratanti, per mantenere le labbra toniche e morbide. Quando necessario si possono eseguire interventi per modificare l’estetica; si interviene con i filler per modificarne il volume e la forma.

Spostandosi all’interno della bocca si trovano le varie strutture: i denti, le gengive, la lingua, il palato.

I denti sono l’organo che ha il compito di incidere il cibo e di triturarlo. Sono disposti su due arcate che si contrappongono (arcata superiore o arcata mascellare e arcata inferiore o arcata mandibolare) e devono ingranarsi in modo corretto.

Nel bambino i denti da latte sono 20 e si chiamano così perché la loro colorazione è più bianca rispetto ai denti definitivi, che prenderanno il loro posto. I denti da latte si formano già durante la settima settimana di gravidanza e iniziano a comparire in bocca di solito intorno al sesto mese di vita del bambino. Durante la gravidanza è fondamentale che la mamma integri con la dieta le sostanze necessarie alla loro formazione tra cui calcio e fluoro. Nel bambino sono presenti 4 incisivi, 2 canini e 4 molaretti per ogni arcata e tutti questi elementi a partire dai 6 anni fino ai 13 verranno sostituiti da denti definitivi.

A partire dai 6 anni, i denti da latte verranno sostituiti dai denti permanenti, portando l’adulto ad avere una dentatura completa composta da 32 elementi. Per ogni arcata ci saranno 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari, che sostituiscono i molaretti decidui, e 6 molari, che non sostituiscono alcun dente deciduo; infatti sono presenti solo nella dentatura definitiva.

Sia i denti da latte, sia quelli permanenti sono composti da vari strati e possono essere paragonati a delle scatole composte da un tessuto che si chiama dentina, che a sua volta è ricoperto dallo smalto nella parte che viene in contatto con il cibo e da cemento nella parte inserita nell’osso. All’interno della scatola è presente la polpa, che è composta dalle cellule che hanno creato i vari strati e servono a mantenere il dente vivo.

Lo smalto è uno dei tessuti più duri del nostro organismo; ha uno spessore medio di 2 mm, che nell’arco della vita tende via via a diminuire, ed è paragonabile ad un casco, che protegge la parte sottostante del dente. È un tessuto prevalentemente minerale, formato da cristalli di idrossiapatite 95% o fluoro apatite (ancora più resistente, si forma quando il fluoro viene assorbito dai denti), privo di cellule e proprio per questo insensibile.

Pur essendo molto duro, lo smalto può essere indebolito dalle sostanze acide o da tutto ciò che rende il ph della nostra bocca acido. Inoltre ha bisogno di un tessuto sottostante più morbido, come la dentina, che sia in grado di assorbire le forze della masticazione.

La dentina è il tessuto che forma lo scheletro del dente e ha uno spessore medio di 3 mm, che tende ad aumentare durante la vita, rubando spazio alla polpa. E’ più morbida dello smalto poiché ha sia una componente minerale 70%, sia una componente organica, costituita da collagene e da cellule. Guardandola al microscopio appare come una superficie bucherellata, ricca di acqua, proprio per rendere la struttura più elastica. Se da un lato la struttura elastica rende il dente più flessibile e meno soggetto a fratture, dall’altro rende il tessuto più delicato e meno resistente ai batteri (le carie in dentina riescono ad ingrandirsi più facilmente). Inoltre in alcune situazioni la dentina può risultare sensibile determinando quella che si chiama ipersensibilità dentinale.

Lungo la dentina sommersa nell’osso è invece presente uno strato molto sottile, circa 0,02 mm, costituito da cellule: il cemento. Se non ci fosse il cemento, in caso di contatto diretto fra osso e dentina, quest’ultima sarebbe soggetta ai continui meccanismi di rimodellamento, a cui è sottoposto l’osso durante le normali funzioni. Di conseguenza, si andrebbe incontro al riassorbimento radicolare (quello che succede talvolta in seguito a dei traumi dentali che portano alla morte dello strato di cemento).

La polpa è la parte vitale del dente ed è costituita da cellule (le stesse che hanno formato la dentina), connettivo e acqua. Queste cellule contengono sia una componente vascolare (arterie e vene) sia una componente neurologica (nervi), che ci avvisa se qualcosa non funziona correttamente a livello dei denti. Attraverso i nervi si attivano dei segnali dolorosi per evidenziare un’anomalia: la temperatura dei cibi (se troppo caldi o troppo freddi) o eventuali danni a livello dello smalto, in seguito a carie o fratture.

Un altro tessuto che fa parte della bocca è l’osso. Questo è costituito da cellule chiamate osteoblasti, immerse in una matrice minerale; in base alla sua struttura, può essere corticale o spongioso, a seconda di quanto è mineralizzato.

Una parte dell’osso si forma con la formazione dello scheletro, prende il nome di osso basale e rappresenta la base su cui si inseriscono i muscoli. L’osso basale costituisce il palato, risulta molto duro e difficilmente va incontro a riassorbimento. L’osso alveolare invece si forma durante la formazione dei denti ed è soggetto ad un rimodellamento continuo durante l’arco della vita.

L’osso alveolare costituisce l’alveolo del dente, cioè lo spazio che accoglie il dente durante la sua funzione. Il legame tra osso e dente è molto stretto, infatti quando si perde un dente per malattia o per trauma, anche quest’osso va incontro al riassorbimento.

Le strutture ossee sono ricoperte dalle gengive; queste hanno caratteristiche diverse a seconda della zona in cui si trovano. Nelle zone soggette ai traumi della masticazione (palato o zone attorno ai denti) la gengiva è ricoperta da uno strato di cheratina molto spesso, che rende il tessuto più resistente; si parla di gengiva aderente. Dove invece il traumatismo è minore, anche il livello di cheratina è inferiore e la gengiva è mobile rispetto agli strati sottostanti; si parla di gengiva libera o mucosa alveolare. Quando attorno ai denti o attorno agli impianti si riassorbe la mucosa aderente e rimane solo la mucosa libera, si può intervenire con degli innesti di gengiva, prelevati dal palato.

Il palato rappresenta il limite superiore della bocca, separandola dal naso e dalle vie aeree superiori. È costituito da una parte ossea, rigida, ricoperta da gengiva (palato duro) e da una parte posteriore mobile formata da muscoli, che nella parte finale presenta l’ugola.

La parte ossea è formata da osso basale quindi molto duro e immodificabile nel tempo. Quando si forma è composto da due parti, che in età adulta sono fuse insieme, diventando un pezzo unico. Nei bambini, invece, le due parti non sono ancora calcificate, pertanto è possibile espandere il palato attraverso l’uso di apparecchi ortodontici con espansore palatino rapido; questa soluzione permette di correggere le situazioni di palato stretto o mascellare piccolo.

Il palato molle interviene durante la deglutizione e la fonazione, modificando il passaggio dell’aria. Anche nello spessore del palato duro e del palato molle sono presenti delle ghiandole salivari minori, che hanno la funzione di produrre saliva, per mantenere la bocca idratata.

Una parte significativa dello spazio della bocca è occupata dalla lingua. Si tratta di un muscolo che ha la funzione di muovere il cibo all’interno della bocca, spostandolo fra i denti per poterlo masticare. Contribuisce alla deglutizione, aiutando il cibo masticato a spostarsi prima nella faringe e poi nell’esofago.

Durante i primi anni di vita, la lingua si adegua ai cambiamenti che si instaurano all’interno della bocca, sia nella fonazione, sia nella deglutizione. In alcuni casi possono verificarsi patologie legate al tipo di deglutizione (deglutizione atipica); tali patologie vanno corrette precocemente nei bambini per evitare problemi legati al mal posizionamento dei denti.

La lingua è costituita da un insieme di muscoli e presenta una superficie ricoperta da mucosa cheratinizzata; un rivestimento fondamentale per resistere al traumatismo del cibo e per percepire i sapori attraverso le papille gustative. Ogni area della lingua è specializzata per un particolare sapore: la punta è specializzata nel dolce, i bordi laterali il salato, la porzione centrale l’acido e la porzione più posteriore l’amaro; questo perché ogni porzione ha delle papille gustative specializzate per i vari gusti.

Denti e gengive sono costantemente bagnati dalla saliva, che viene prodotta dalle ghiandole salivari ed è costituita per il 99% da acqua e per il restante 1% da sostanze organiche e sali minerali. Qualità e quantità variano in base a vari fattori, fra cui il tipo di alimentazione e la quantità di acqua che si assume quotidianamente; al suo interno si trovano enzimi antibatterici e anticorpi che permettono di mantenere sotto controllo la situazione batterica.  Svolge un’importante funzione nella masticazione del cibo, contribuendo alla creazione del bolo che viene masticato. Inoltre è fondamentale l’azione che svolge come regolatore dell’acidità della bocca; un ambiente eccessivamente acido renderebbe lo smalto e la dentina più fragili e più facilmente attaccabili dai batteri.

È importante eseguire regolari visite di controllo dal dentista per poter verificare che, non solo i denti, ma anche tutte le altre strutture siano sane e non vadano incontro a problemi. Inoltre è essenziale avere delle abitudini igieniche e alimentari corrette che non compromettano la salute dell’intera bocca.

La bocca è un organo fondamentale per mangiare, respirare relazionarsi ed è importante prendersene cura.
 

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