Estrazione Dentale, cosa da sapere
Quando un dente è particolarmente compromesso è inutile e spesso dannoso lasciarlo nella sua sede, alcuni denti, per esempio i molari detti del giudizio, pur essendo assolutamente sani necessitano di essere rimossi. In altri casi ancora, per esempio nelle gravi parodontosi (piorrea), i denti sono ormai irrecuperabili per l’insufficiente ancoraggio osseo e quindi sono queste le situazioni in cui è necessario rimuovere dalla bocca uno o più denti.
La rimozione viene definita estrazione.
Tecniche
In Clinica del Sorriso, il tuo dentista a Padova, realizziamo l’estrazione, anestetizzando preventivamente la parte, il dentista, con appositi strumenti e con movimenti gentili e semplici, scolla il dente dall’alveolo e lo rimuove dalla bocca.
Se i margini della gengiva richiedono di essere avvicinati si esegue, a questo punto, una sutura che verrà rimossa dopo 7-10 giorni, se già questa non si toglie prima da sola.
Effetti collaterali
Un’estrazione dentaria è oggi assolutamente atraumatica ma, alla scomparsa dell’effetto anestetico, possono esserci alcuni effetti collaterali.
I più frequenti sono:
– un lieve fastidio pulsante (sincrono con la pulsazione cardiaca)
– un lieve gonfiore (mai in prima giornata)
– qualche goccia di sangue (per qualche ora)
– raramente, un ematoma (che compare a partire dalla terza giornata)
Prognosi
I fastidi si risolvono in genere nel giro di pochi giorni ma è bene ricordare che la gengiva si risalda perfettamente non prima di tre settimane e talvolta di più (dipende molto dall’età: i bambini guariscono veramente in pochi giorni).
Le zone ossee sede di una estrazione guariscono e si rimodellano in non meno di tre mesi.
Prescrizioni e consigli
Per questo motivo è bene seguire alcune semplici prescrizioni per evitare di rendere questi effetti più sgradevoli. Innanzitutto non assumere alcun alimento fino a quando l’effetto anestetico non sia scomparso.
Per almeno 15 minuti è bene applicare la borsa del ghiaccio (come si farebbe per ogni altro trauma, per esempio una botta ad un ginocchio).
Quando si assumono alimenti è bene che per un paio di giorni siano a temperatura ambiente o freddi, i cibi caldi sono particolarmente fastidiosi se vengono a contatto con la gengiva infiammata.
Il giorno dell’intervento è consigliabile non assumere posizioni distese (la posizione eretta rende molto meno probabile il gonfiore della zona trattata), non stare fermi (il movimento permette un miglior circolo ematico nella zona traumatizzata) e non stare in luoghi particolarmente caldi (il calore accentua i disagi delle zone infiammate).
Noi consigliamo di non astenersi dalle attività lavorative ed evitare il riposo in posizione distesa. La notte dopo l’intervento consigliamo di tenere la testa su uno o, meglio, due cuscini e di metterci sopra un asciugamani per non sporcare le federe.
Salvo che in condizioni particolari non consigliamo l’assunzione di farmaci. Nel caso vi siano zone ascessuali viene sempre prescritta l’assunzione di antibiotici e/o di antinfiammatori.
Complicanze
Raramente possono verificarsi alcune complicanze:
1 – Per motivi sconosciuti, una piccola percentuale di estrazioni si complica con la comparsa di una alveolite.
Si tratta di un’affezione sgradevolissima per il continuo e intenso fastidio della durata di due o tre settimane.
Il dentista praticherà a giorni alterni delle medicazioni e saranno necessari più sciacqui quotidiani con collutori consigliati da noi.
2 – Nel caso di estrazioni dei denti superiori posteriori raramente si può verificare una comunicazione tra naso e bocca.
Si diagnostica questa evenienza se, a distanza di qualche giorno dall’estrazione, si avverte la presenza di acqua nel naso quando si beve.
Il trattamento prevede di eseguire un semplice sigillo gengivale da realizzare dopo qualche decina di giorni (in pratica, una sutura).
Per ridurre la probabilità che si sviluppi questa complicanza sconsigliamo di soffiarsi il naso nei primi 3 giorni dopo l’estrazione di un dente posteriore superiore.
3 – Nel caso dell’estrazione di un molare del giudizio inferiore può raramente verificarsi, per una relazione diretta delle radici con il canale mandibolare o per una variazione anatomica del decorso del nervo, un lieve trauma di quest’ultimo.
Essa si manifesta con un perdurante senso di anestesia alla metà del labbro inferiore del lato dell’estrazione.
In questo caso è necessario avvertire il dentista per le cure farmacologiche del caso (cortisonici e vitamine del complesso B).
Spesso la cosa si risolve in qualche giorno ma vi sono situazioni ove l’insensibilità perdura per circa 6 mesi.