Gnatologia e Malocclusioni dentali
Nel corso degli anni l’odontoiatria si è specializzata in diverse branche che si occupano di curare di varie problematiche specifiche della bocca. Tra queste vi sono le cosiddette malocclusioni dentali, che consistono in un disallineamento tra i denti della mascella e quelli della mandibola.
Individuare in modo precoce queste anomalie è di fondamentale importanza per vivere in salute.
La gnatologia è la disciplina che si occupa di analizzare e curare tali disturbi. Il primo step è rappresentato dall’individuazione delle cause, che possono essere diverse.
Le malocclusioni possono avere delle evidenti ripercussioni sia sull’estetica della persona che sulle funzioni della bocca. Sono entrambi aspetti basilari per l’equilibrio fisico e psichico della persona.
Cerchiamo di comprendere meglio cosa sono le malocclusioni in questo articolo, andando a scoprire quali sono le cause e in che modo vengono curate nel nostro studio.
Cosa sono le malocclusioni?
Le malocclusioni consistono in un disallineamento tra i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore. Sono diversi i sintomi che possono essere associati a questa anomalia:
- Mal di testa
- Mal di schiena
- Dolori cervicali
- Mal di schiena
- Ronzio alle orecchie
Questa è soltanto una selezione dei fastidi che possono insorgere. Talvolta, inoltre, certi sintomi non subito vengono ricondotti a una scorretta occlusione. È compito di noi specialisti indagare sui sintomi per individuare eventuali connessioni con la dentatura. Grazie ad un’accurata anamnesi possiamo quindi stabilire una terapia personalizzata.
Tipologie di malocclusione
In gnatologia si distinguono 3 tipologie di malocclusioni, dalla più leggera alla più grave. Questa suddivisione è stata creata sulla base dei rapporti scheletrici nelle 3 direzioni dello spazio.
Le malocclusioni di primo grado (sovramorso o retrognatismo) sono la forma meno grave e possono essere curate semplicemente con un apparecchio. In questo caso l’arcata superiore sovrasta quella inferiore. Il rischio che si corre è l’usura dei denti, in quanto la masticazione non avviene correttamente.
Nelle malocclusioni di secondo grado (sovramorso o retrognatismo) l’arcata superiore sovrasta in modo evidente l’arcata inferiore. In questo caso lo spazio tra gli incisivi è evidente, mentre il mento è sfuggente.
Infine, con le malocclusioni di terzo grado (progenismo o morso inverso) l’arcata superiore si trova in una posizione molto avanzata rispetto all’arcata inferiore. In questo caso siamo di fronte alla forma più grave di disallineamento.
Quali sono le cause delle malocclusioni?
Sono svariate le cause che possono generare le malocclusioni. Solitamente alla base vi sono dei fattori di tipo ereditario.
Un altro fattore scatenante è considerato il bruxismo, ossia il digrignare i denti di notte in maniera involontaria. Pure i tumori e la perdita dei denti possono causare le malocclusioni. A ciò si aggiungano anche i disturbi respiratori e un’anomala posizione della lingua a riposo durante la deglutizione.
Ai problemi genetici e patologici si possono affiancare anche alcune abitudini scorrette come l’uso del ciuccio oltre il terzo anno di età, oppure la tendenza del bambino a succhiare il pollice e altri oggetti.
I genitori in questo senso possono aiutare i figli a non assumere questi comportamenti che sono nocivi per la dentatura, specialmente se protratto nel tempo.
Come curiamo le malocclusioni
La prima tappa obbligatoria di qualsiasi percorso odontoiatrico è la diagnosi tramite una visita specifica, che nel caso delle malocclusioni è quella gnatologica. Grazie ad essa stabiliamo quale tipo di anomalia è presente e come curarla.
Nel corso della visita solitamente ci avvaliamo di alcune tecnologie avanzate che consentono di ottenere delle informazioni dettagliate.
Tra le strumentazioni più usate vi sono la risonanza magnetica e l’ortopantomografia. Quest’ultima è un particolare tipo di radiografia grazie alla quale possiamo visionare in modo dettagliato i denti, le ossa mandibolari e mascellari, e le articolazioni temporo-mandibolari. Grazie a dei sistemi di puntamento a fasci laser, che indicano i giusti punti anatomici, riusciamo a ottenere l’esatto allineamento del paziente.
Nel corso della visita effettuiamo pure una particolare manovra con cui tiriamo la mandibola verso l’esterno, e invitiamo il paziente a mordere e serrare i denti per capire il tipo di morso.
Dopo questi accertamenti possiamo quindi stabilire quale tipo di malocclusione è presente e se utilizzare un apparecchio fisso o mobile, oppure il bite nei casi meno complessi. Tutti questi dispositivi per essere efficaci devono sempre essere personalizzati, vale a dire realizzati sulla base delle caratteristiche della cavità orale del paziente. Esistono dei prodotti preconfezionati che però possono creare dei possibili danni.
Nei casi di malocclusioni gravi possiamo pure intervenire chirurgicamente, con l’estrazione dei denti in presenza, ad esempio, di un affollamento dentale. Ovviamente si tratta di circostanze più estreme.
Tramite la visita gnatologica, dunque, siamo in grado di stabilire di cosa soffre il paziente e la terapia da adottare. È importante la tempestività: una diagnosi precoce, specialmente nell’età dello sviluppo, consente di ottenere degli ottimi risultati.
Il team di specialisti dello Studio Dottor Beretta - Clinica del Sorriso è in grado di individuare il tuo problema e di trovare la cura specifica. Verrai seguito in un percorso che ha come obiettivo la tua salute, in quanto i denti sono alla base dell’equilibrio personale.
Ti invitiamo dunque a compilare il modulo online con i tuoi dati, verrai contattato telefonicamente quanto prima, così da fissare un primo appuntamento con i nostri esperti e valutare il tuo percorso di cure personalizzato.
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